Ogni viaggio, lungo o breve che sia, ci arricchisce sempre, indipendentemente dai km che percorriamo e dalle distanze che ci separano da casa. Uscire dal proprio mondo ci permette di incontrare persone nuove, di ascoltare le loro storie, di condividere idee, pensieri e progetti. E proprio così è stato lo scorso fine settimana in occasione della seconda edizione del Game Over Festival a Milano, a cui abbiamo partecipato con project Arale: abbiamo rivisto amici carissimi, incontrato persone nuove e condiviso le nostre passioni e i nostri progetti aprendoci a contaminazioni e ibridazioni che ci hanno dato nuovi stimoli.
Penso sia doveroso iniziare questo post con un ringraziamento pubblico ai ragazzi dell’organizzazione per averci invitato e per aver gestito tutto lo svolgimento dell’evento in modo assolutamente impeccabile. E’ stato un week-end ricco di emozioni, abbiamo ricevuto tantissimi complimenti per il nostro progetto e altrettanti sono stati gli “in bocca al lupo”, fondamentali per spronarci a proseguire in quello che stiamo facendo. Lo stupore e l’entusiasmo delle persone che ci sono venute a trovare rende più dolci i sacrifici e meno pesanti le ore sottratte al sonno per buttare giù del codice nel tentativo di migliorare continuamente le nostre ricerche su project Arale. In tante occasioni passate mi era stato chiesto se il controllo tramite stato mentale del Lego Mindstorm potesse andare oltre al semplice “lo spingo avanti con la concentrazione” e finalmente ora è possibile. Mescolando concentrazione e battito oculare siamo riusciti a muovere il rover in modo libero e autonomo in uno spazio aperto. Una soddisfazione incredibile per noi e per chi ha potuto provare questa esperienza.
Tanta è stata la curiosità e tanti i consigli che abbiamo raccolto in questi due giorni. Come tante sono state le proposte di collaborazione per portare la tecnologia da noi impiegata in settori nuovi e non ancora battuti. Siamo rientrati alla base ancora più carichi e determinati ma soprattutto convinti di dover proseguire in modo sempre più organizzato e con sempre maggior convinzione.
Ma Game Over 2015 è stata anche l’occasione per conoscere nel mondo reale amici sino ad ora frequentati solo tramite i social, come Andrea, co-founder di 21am. Bastano davvero pochi minuti e qualche chiacchiera per capire che si è perfettamente allineati come visione sul futuro e sul modo di fare innovazione.
Tanti incontri e tanti possibili nuovi punti di partenza.
Matteo è stato il mio compagno di viaggio per questa esperienza e a lui va un ringraziamento speciale per avermi supportato (e sopportato) in questa avventura. Per la prima volta abbiamo avuto modo di provare il servizio Airbnb e anche questo ci ha permesso di conoscere persone incredibili. Isa e la sua famiglia ci hanno regalato un’ospitalità speciale, facendoci sentire a casa e dandoci la possibilità di scoprire un nuovo modo di viaggiare. Con lei ci siamo intrattenuti sino a tarda notte a parlare di progetti, di lavoro e di vita vissuta.
Abbiamo rivisto Debora e Luca, di Neoludica – Game Art Gallery, con i quali abbiamo condiviso a fine 2012 la bellissima esperienza di Art Revolution al Museo della Scienza Leonardo Da Vinci di Milano. Abbiamo avuto il piacere di rivedere Maria Elena e Alessia, che avevamo conosciuto proprio in occasione di quell’evento.
E allo stesso modo ho rivisto molto volentieri Emilio Cozzi, che nonostante il mostruoso ritardo accumulato su una cena dove lo aspettavano, si è fermato per un saluto ed ha voluto provare il nostro progetto scrivendo poi qualche riga dedicata in un articolo che potete leggere qui.
Alla fine c’è anche scappata la diretta, con l’intervista della webradio metropolitana “Share Radio”, che potete ascoltare qua sotto (a partire dal minuto 7.40):
Gameover 2015 diretta Leoncavallo 19 settembre by Shareradio on Mixcloud
Insomma, un bellissimo week-end, dove la parola d’ordine, nonostante tutto non è “game over” ma piuttosto “insert coin and press play to continue“.
Alla prossima,
Mirco
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