Oggi Mozilla vede l’incremento sul mercato smartphone di Google e Apple come una “mincaccia per il web libero”

Sono queste le parole di Jay Sullivan, vice presidente della Mozilla Corporation, che si inserisce, prepotentemente, nella “smartphone war”. Se infatti quella con IE è stata la prima battaglia di Mozilla, nel lontano 1998 con il glorioso Firefox, ad oggi il nuovo target è il mercato dei “telefoni eleganti”. Una nuova mission per i “paladini” della Mozilla Corporation che hanno deciso di “aggredire” il mercato che, al momento, si spartiscono iOS e Android. Il nuovo OS Mozilla si chiamerà “Boot to Gecko”, e verrà presentato prima della fine di marzo. Inoltre al Mobile World Congress di Barcellona, che inizierà la prossima settimana, verranno annunciati i partners del progetto. Brendan Eich, CTO di Mozilla, ha detto in un recente tweet che “Boot to Gecko” si presenterà alla conferenza “with partners”. Quali saranno le aziende che sosterrano questo progetto? Mistero. Mozilla ha annunciato anche la creazione di Mozilla Marketplace, uno store, dove gli sviluppatori potranno offrire le loro applicazioni, che sarà già attivo dalla prossima settimana. Un progetto grandioso, ambizioso, ma che a noi dei Labs lascia qualche, legittimo, dubbio. Può avere successo un altro OS per smartphone quando il mercato se lo spartiscono iOS, RIM e Android? Quest’ultimo inoltre destinato a crescere ancora nel prossimo anno. Basta guardare questo grafico dell’agenzia di ricerca eMarketer, che mette bene in evidenza il mercato OS degli Stati Uniti.

Android è destinato a crescere, insieme a iOS. Mentre WP7, RIM e “other” saranno in netto calo. Riuscirà “Boot to Gecko” a trovare il suo spazio in questo panorama? Secondo noi la vera forza di un OS per mobile sta nel “mondo all’interno del quale catapultano l’utente”, il marketplace, la user experience… L’utente di smartphone non è portato a “filosofeggiare”: vuole contenuti, applicazioni, possibilità di utilizzo. La vera forza la fanno gli sviluppatori che riempiono i market ed è per questo che Microsoft sta facendo
una corte sfrenata a molti developer, partecipando come sponsor ad iniziative di tante community sul territorio. Oggi la maggior parte degli sviluppatori si dividono su Android e iOS. Per quale motivo, visti i numeri che ci sono già su quegli store, gli sviluppatori dovrebbero mettersi a frammentare ulteriormente il loro lavoro per “piazzare” le loro apps su mercati di fatto marginali?

Vi lasciamo con questa domanda, solo apparentemente retorica, e con questo video – anteprima non ufficiale di “Boot to Gecko”, dove a spiegarci cosa sarà questo OS è proprio Jay Sullivan.

I Labs

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